“L’egoismo è inutile” di George Sunders
Nella prima parte del libro viene riportato il discorso che lo scrittore ha tenuto di fronte ai laureandi della Syracuse University. Saunders, fa una riflessione tanto acuta quanto semplice: la nostra vita è piena di successi, esperienze importanti, obiettivi raggiunti e altri no, rimpianti. Quando si è giovani è raro guardarsi indietro e chiedersi cos’è che ci spinge a ricercare sempre nuove mete da raggiungere, mentre da adulti tendiamo a farlo molto di più e potremmo accorgerci di qualcosa di importante: “Quando mi guardo indietro vedo che ho passato gran parte della vita offuscato da cose che mi spingevano ad accantonare la gentilezza. Come l’ansia, la paura, l’insicurezza, l’ambizione. La convinzione sbagliata che il successo mi avrebbe liberato da tutta quell’ansia, paura, insicurezza e ambizione. La convinzione che solo se fossi riuscito ad accumulare – successi, soldi, fama a sufficienza – le mie nevrosi sarebbero sparite”. La maggior parte di noi si ritrova a pensare che l’ansia e l’insoddisfazione sparirebbero se solo lavorassimo per il giornale più prestigioso o guadagnassimo di più. Pensiamo spesso che non abbiamo il tempo di essere gentili con noi stessi e con gli altri, e quasi senza pensarci scegliamo di non regalare sorrisi e ci dimentichiamo di quanto sia bello invece riceverne uno. Consigliamo questo libro per chi non conosce questo autore e ha voglia di qualcosa di nuovo. “L’egoismo è inutile” di George Saunders è un libro molto breve, ma appassionante e denso di significato. Insomma, un libro che ti toccherà in qualche modo.
“Chi ha spostato il mio formaggio? di Spencer Johnson
Questa lettura invita, in modo leggero e spiritoso, a relazionarsi alla vita con stile innovativo, evitando di farsi eccessivamente condizionare dalle abitudini e dalla quotidianità. Spesso risulta difficile accettare il fatto che le cose intorno a noi cambino; tuttavia, se riuscissimo ad accettare il cambiamento con serenità, sarebbe più semplice affrontare tutto quello che la vita riserva (nel bene e nel male). La convinzione che il cambiamento può condurre soltanto a delle cose negative (perché non conosciute) impedisce di riconoscere che esso può portare a dei miglioramenti e costituire occasione di crescita.
Cosa c’entra quindi il formaggio con il cambiamento? Non possiamo svelarvi tutto, resta a voi scoprirlo leggendo il libro!
Siamo curiose di sapere nei commenti o in privato, che insegnamento vi hanno lasciato le due letture e se pensate che possano essere utili per voi in questo momento.